Cimon delle Tempie 2279 m – Cima Savalon 2132 m – Cima Settimana 2125 m – Spigolo Sud-Est e traversata per cresta

Il bello spigolo Sud-Est del Cimon delle Tempie visto dalla normale al Cornaget in condizioni invernali
Lo spigolo Sud-Est del Cimon delle Tempie visto da Forcella Savalon

Relazione e foto di Jacopo Verardo, Claudio Betetto e Francesco Lazari.

Premessa

Il Cimon delle Tempie, definita “cima tozza” nel Berti, si sottrae certamente a questo appellativo se vista dalla normale del Cornaget, da dove si distingue per il fantastico spigolo Sud-Est, salito per la prima volta dalla cordata Pussini-Cusinato l’8 Luglio 1976.

Con Jacopo è da mo’ che vogliamo provare questa via. Così visto che io e Laza siamo già al Bivacco Anita Goitan per percorrere la cresta che va da Cima Podestine a Forcella della Meda, approfittiamo dell’occasione e Jacopo ci raggiunge la mattina seguente senza fretta, il meteo è infatti previsto bellissimo per tutto il giorno!

Relazione

Dal fondovalle (903 m), per il sentiero CAI 375, si raggiunge il bivacco Anita Goitan (1810 m) che sorge in un luogo fantastico con una vista spaziale sui verdi pascoli del Pramaggiore.

Dietro al bivacco proseguiamo per una labile traccia che risale il pendio erboso con radi larici e mughi fino alla sella che si affaccia sul Cadin della Meda (ometti). Come per il Cornaget, risaliamo fino a Forcella Savalon (2140 m) per ripido canalino prima erboso e poi di sfasciumi ma senza difficoltà alpinistiche.

Dalla forcella aggiriamo ad Ovest il primo risalto roccioso per roccette e risaliamo poi una paretina (I e II) in versante Cornaget che conduce fino alla base dello spigolo vero e proprio dove si trova un terrazzo con mughi, esattamente sotto allo spigolo. Qui si trova un chiodo ed estraiamo la corda:

  1. Risalire l’iniziale fessura di roccia buona (IV-, chiodo) e proseguire per una fessurona più appoggiata di roccia mediocre (II). Svoltare a sinistra e salire fino alla cresta su un comodo terrazzo (II) per sostare sotto ad un salto giallo (ch. piantato + friend, 30m);
  2. Ci si sposta a sinistra su tre metri di cengetta e per paretina di roccia buona e appigliata (III) si raggiunge un pulpito. Si prosegue mirando al diedrino soprastante che va salito (III+, 1ch.) fino all’uscita. Sosta su spuntone (50m);
  3. In conserva in cresta senza difficoltà fino alla successiva paretina. Sosta su chiodo piantato (10m);
  4. Si sale la parete appoggiata (III) e poi la successiva placca (IV-) tendendo poi leggermente a destra. Nel finale si rientra a sinistra uscendo su terreno più appoggiato dove si sosta su spuntone (30m).

Qui ci sleghiamo e in breve siamo sulla panoramica cima. E’ una grande soddisfazione trovarsi su questa montagna così isolata e averla salita per questo bello spigolo tante volte sognato! Stappiamo una birra da mezzo e festeggiamo con salame e formaggio.

La giornata tuttavia non finisce qui, perché il nostro obiettivo non è quello di fermarci. Vogliamo infatti continuare e compiere la traversata fino a Cima Settimana (2125 m), passando per Cima Savalon (2132 m).

Perciò con difficoltà fino al I grado, divalliamo lungo la Via Normale del Cimon delle Tempie, che scende su un ampio e ripido pendio di detriti, erba e roccette, sempre ben segnalata con ometti, fino a Forcella delle Tempie (2000 m). Per salire a Cima Savalon seguiamo la Via Normale, ricercata e aperta dal Fradeloni. Tagliamo a sinistra di un gendarme per poi risalire (II, friabile) fino ad una affilata crestina marcia e di seguito ad un pulpito (II). Segue una rampetta di sfasciumi e mughi e poi una serie di canalini immersi nei mughi. Seguendo gli ometti e con difficoltà di I e II grado raggiungiamo abbastanza intuitivamente la cima.

Per raggiungere la Cima Settimana, scendiamo un canale di ghiaie per 50 m in versante Nord-Ovest, traversiamo su pendii detritici un poco esposti e ci immughiamo. Si incontra un solo passaggio di I grado facilitato ulteriormente da mughi e traversando ancora, un po’ su cresta mugosa, un po’ su detriti, raggiungiamo la bella Cima Settimana. Anche il passaggio lungo questa cresta era stato trovato dal solito Fradeloni. Il panorama è veramente interessante, ma più di tutto la prospettiva sull’imponente Cimon delle Tempie e sulla selvaggia cresta Prendera – Pale de Cione stuzzica l’occhio dell’amante del selvatico!

Al ritorno percorriamo l’itinerario in senso inverso e giunti in Forcella delle Tempie, scendiamo per il canale sottostante che da direttamente verso il Goitan (Nord – Est). Passando sotto alla parete Est di Cima Savalon, ci colleghiamo al sentiero CAI 375 poche decine di metri sotto al bivacco Goitan dove risaliamo per festeggiare la bellissima giornata.

Vorremmo fermarci qui ancora una notte ma i doveri chiamano e così dopo una buona oretta passata in nullafacenza, raccogliamo le nostre masserizie e ci incamminiamo verso il fondovalle.

Week end veramente magico!

Note tecniche riguardo lo Spigolo Sud – Est

Salita su roccia da buona a marcia, mediamente discreta.

Difficoltà: fino al IV- in due passaggi ma spesso si arrampica sul II grado su roccia marcia. Lungo lo spigolo noi abbiamo fatto 3 tiri più un trasferimento in conserva. 3 chiodi battuti e anche tolti.

Dislivello: 700 m circa partendo dal bivacco Goitan. Aggiungere 900 m se si sale dal fondovalle.

La via in questione merita veramente di essere percorsa! Se da un lato è vero che è breve e non difficile, e che l’avvicinamento è lungo, dall’altro può costituire un modo diverso di approcciare questo selvaggio raggruppamento montuoso. Inoltre il secondo tiro in diedro è molto bello e divertente. Questa via ci ha stupiti!

9 Settembre 2018

Bibliografia

C. e A. Berti – Dolomiti Orientali Vol.II

 

Bivacco Anita Goitan
Lo spigolo Sud-Est visto dai pressi della sella che da sul Cadin della Meda. A sinistra il Cornaget
Il canale che sale a forcella Savalon
La prima parte dello spigolo che affrontiamo slegati (II)
Laza nel tratto di II grado per raggiungere il pulpito mugoso dove attacca la via
Il pulpito mugoso dove attacca la via
Laza sul primo tiro dopo l’attacco in fessura (IV-)
Laza sulla placca del secondo tiro, bella aerea (III)
Fantastico diedro del secondo tiro (III+)
Subito prima del diedro
In conserva nel terzo tiro di trasferimento
Quarto tiro
Usciti dalla via, in vista la cima
Jacopo fa valare il suo imbrago modello old style: collezione Estate-Inverno 1981
In cima al Cimon delle Tempie
Cumbre!
Il pendio che percorriamo per scendere dal Cimon delle Tempie a forcella delle Tempie
Sull’affilata crestina che permette l’accesso a Cima Savalon
Il canale di circa 50 m che scende da Cima Savalon e conduce a Cima Settimana (qui guardando verso la Savalon)
La cresta Savalon-Settimana
Scorci in cresta
Contemplando l’infinito in Cima Settimana
Tornando ci fermiamo per la foto in Cima Savalon prima di scendere

 

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