Vajo delle Frane e Vajo del Tajo – Comoda accoppiata dal rif. Campogrosso

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Verso il gruppo del Carega alla partenza da dove stacca il sentiero

Salita del 30-01-16

Relazione di Claudio Betetto, foto di Mirco Grasso e Claudio Betetto

Premessa

Mirco ed il sottoscritto siamo reduci da un corso cascate ed abbiamo scoperto che i Vaji in Piccole Dolomiti sono in condizioni: non ci lasciamo sfuggire l’occasione e ci fiondiamo al rif. Campogrosso sul versante Nord del Carega per una “due giorni” memorabile.  A dire il vero il primo giorno avremmo dovuto salire il Vajo Boffetal sul Monte Cornetto ma la TOTALE assenza di neve (neppure una chiazza) ci ha fatto desistere dall’improvvisare un dry tooling selvaggio.

Relazione

A causa del disguido suddetto sono le 9 passate quando partiamo dal Campogrosso (1448m) imboccando il sentiero che comodamente stacca dalla strada. Questo si avvicina dolcemente al gruppo del Carega ma è ghiacciato da dover richiedere quasi i ramponi per camminarci. Dalla Sella del Rotolon (1523m) apprezziamo un fantastico scorcio sulla pedemontana coperta dalle nuvole e poi prendiamo la deviazione a sx. Saliamo tenendo la guglia Berti a dx e puntiamo ad un evidente intaglio sotto alle sue pareti: il Vajo delle Frane. Questo si presenta con poca neve ma bella dura, pendenza di max 45°. Più in alto saliamo a sx una paretina di 15 m di misto sui 60-65° con uscita su una crestina affilata e marcia dai pressi della quale ci si può calare a sx (due cordoni) sul Vajo del Cengio. Noi preferiamo rimanere fedeli alla scelta iniziale e attacchiamo un canalino alla nostra dx (p. II) che ci permette di uscire sulla parte alta del Pra dei Angeli.

Ma come? Già finito?

Ci affacciamo alla forcella soprastante ma c’è troppo vento così decidiamo di divallare. Una volta arrivati sull’anfiteatro principale adocchiamo un bel canalino sulle pareti del Monte Obante, subito a dx di Forc. del Fumante (2010m). In 15 minuti lo stiamo attaccando. Saliamo velocemente su pendenza iniziale di 55-60° e poi inferiore. Una volta in cima, in assenza di neve, per sentiero a sx scendiamo in forcella e poi al rif. Campogrosso per il Pra dei Angeli, chiudendo un piccolo anello. Scoprirò nei giorni seguenti che abbiamo salito il Vajo del Tajo. Nella parte bassa della discesa incontriamo anche, senza sapere chi fosse, Tarcisio Bellò, il maggior conoscitore di queste montagne il quale ci darà preziosi consigli per il giorno seguente.

Al Campogrosso dobbiamo aspettare Laza che sale nel tardo pomeriggio: abbiamo molto tempo perché la salita è stata breve e infatti ci interroghiamo su queste Piccole Dolomiti e sul Gruppo del Carega, effettivamente molto a portata di mano, in un ambiente per nulla opprimente che da l’impressione di essere a due passi da casa.  Ultimamente Mirco ed io ci siamo abituati bene (o male?) a dormire in automobile con i vetri interni congelati, andando ad infognarci in scure valli dove non batte mai il Sole e salendo ancora più cupi canali.

Per non sbagliare decidiamo di passare la notte in tenda. Abbiamo un bel programmino per il giorno seguente e siamo gasati al punto giusto: l’idea è quella di attraversare fino al Vajo dei Colori e imboccare quello dei Camosci per poi scendere nel Vallone del Cherlong e, sotto consiglio di Tarcisio, tentare una via sul monte omonimo visto che ci sono le condizioni migliori in quella zona.

Note

Brevi entrambe le salite, la seconda più della prima ma con pendenza più accentuata come da relazione. Poca neve trovata ma sufficientemente dura da assicurare il divertimento.

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Che beo de prima (neanche tanto) mattina
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Il sentiero che taglia in costa. Noi non lo seguiamo, oggi, perchè deviamo a sx al primo ghiaione
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Sopra le nuvole
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Nel Vajo delle Frane
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Salendo il Vajo delle Frane
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Variante su ghiaccio e misto
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Sulla variante
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Ricollegandosi al canale
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Ricollegandosi al canale, divertente passo esposto
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Scendendo nel Pra dei Angeli
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Adocchiamo quel canale che entra nella “v”, sul Monte Obante: scopriremo trattarsi del Vajo del Tajo
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Nel Vajo del Tajo
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Nel Vajo del Tajo
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Finita la pendenza, si prosegue in quel canalino
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Camminando nella nebbia
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E scendendo a intuito verso il sentiero

 

 

 

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