Torre Nuviernulis 1881m- Via Feruglio

Salita del 21 maggio 2016, relazione di Francesco Il Pola Polazzo, foto di Jacopo Verardo e Francesco Polazzo.

Introduzione

Dopo un inverno strano e complicato si presenta una primavera nevosa e, per me, poco produttiva a livello montano. Un’insoddisfatta irrequietudine mi sprona all’azione: ho voglia di scalare. Così contatto il socio Jacopo e gli propongo la meta: Torre Nuviernulis per la via camino Feruglio. Quale miglior modo per iniziare la stagione della roccia?
Relazione

Partiamo di buon ora in direzione Carnia, l’avvicinamento è lungo, ma siamo Salvadis e il dislivello non ci spaventa e il sentiero fino alla forcella Nuviernulis non è mai molto troppo ripido. Parcheggiata la macchina all’attacco del sentiero CAI 437 iniziamo a camminare verso il rifugio Grauzaria, tra faggete aperte e radure che ci fanno brillare gli occhi alla vista della Creta Grauzaria e della sua Sfinge, così in poco meno di un’ora giungiamo al rifugio. Dopo una breve sosta riprendiamo il cammino verso il Foran da la Gjaline accompagnati dal continuo canto del cuculo, che non ci lascerà per tutto il giorno. Dal Foran deviamo in direzione nord lungo il sentiero CAI 417 diretto in forcella. Subito iniziano le prime chiazze di neve che diventano via via più consistenti man mano che ci avviciniamo alla forcella. Infatti, il conoide che scende dall’insellatura è pieno di neve, tuttavia, vista l’ora e l’esposizione, questa è ancora abbastanza buona e risaliamo direttamente puntando alla forcella. Appena sotto la forcella vediamo l’attacco della nostra via sulla lavorata parete est che ci appare decisamente repulsivo. Ci armiamo con tutti gli attrezzi del mestiere e ci accostiamo all’attacco traversando sulla neve. Una volta arrivati sotto la parete notiamo che la roccia scaldandosi ha fuso la neve si è creato un piccolo crepaccio profondo quasi due metri che non ci permette di arrivare direttamente alla roccia. Senza perdere tempo, allestiamo una sosta più a sinistra sulla parete, dove la neve è ancora appoggiata alla roccia. Così io mi calo un po’ nel crepaccino finché riesco ad arrivare alla roccia ed entro nel camino dove inizia la via.
Descrizione dei tiri:
1) Si risale la fessura camino in opposizione per tutta la sua lunghezza (IV, IV+,2C) finché non diventa troppo stretto, allora stare sulla parete di destra (1C). Poi risalire la fessura esternamente (p. IV+, 1C) fino ad uscire su di uno spiazzo erboso all’interno del camino dove si sosta su tre chiodi.
35m, IV, IV+.
2) Continuare nel camino in opposizione fino a raggiungere il masso incastrato. Superare la strozzatura sulla destra (IV+, 2C, uno prima e uno dopo il masso) e continuare nel camino con arrampicata tradizionale in camino (3C) fino ad una zona appoggiata dove si sosta. Sono presenti due chiodi, ma distati tra loro. 35m, IV, IV+.
3) Si insiste nel camino ora più facilmente con una piccola deviazione a destra in un canalino superficiale quando questo diventa strapiombante, per poi tornare nel camino originario per la paretina di sinistra (III) che diventa qui un canale di rocce ed erba. Sosta facilmente attrezzabile sui tanti mughi. 50m, III, II.
4) Insistere nel facile canale mugoso dove si trova un solo passaggio più difficile (III). 50m, sosta su mugo.
Da qui siamo proseguiti slegati facendoci strada tra la fitta mugheta e sfruttando le rocce fino ad un forcellino dal quale, seguendo i bolli per facili roccette, si giunge alla vicinissima e panoramica cima.
La discesa, non banale, si svolge lungo il versante sud-ovest della torre. Il percorso è segnalato con bolli rossi un po’ sbiaditi e alcuni ometti che guidano fino alla forcella tra la Torre e il monte Sernio. I punti più scabrosi sono tre: una breve placchetta di II poco sotto la cima (calata predisposta su mugo), un camino di II+ (calata su spuntone pronta) e infine un passaggio di I+ un po’ esposto subito prima della forcella. Dalla forcella scendiamo per poi risalire alla forcella Nuviernulis aggirando la Torre. Qui ci cambiamo e riprendiamo la strada per il rifugio fatta in mattinata per andare a conquistarci le meritate birre.
Conclusioni:
Via che, grazie alla sua esposizione e lunghezza, si presta ottimamente ad essere ripetuta ad inizio o a fine stagione. L’avvicinamento è un po’ lungo, ma piacevole e non troppo faticoso. La roccia è di buona qualità praticamente lungo tutta la via, un po’ meno solida nella via normale da noi fatta in discesa. Nel complesso una grande giornata primaverile immersi nella stupenda Carnia.

IMG_0257
Gruppo della Grauzaria con ben visibile la Sfinge.
IMG_1783
La Sfinge.
IMG_1790
Rifugio Grauzaria.
IMG_0261
Il Sernio.
IMG_0262
La Torre Nuviernulis.
IMG_0263
Approcciando la Torre.
IMG_0264
L’attacco della via invaso dalla neve. I primi due tiri seguono la fessura-camino.
IMG_1800
Armati e carichi.
IMG_1801
Verso l’attacco.
IMG_0265
Uscita dal primo tiro.
IMG_1802
Inizio del secondo tiro, subito sotto il masso incastrato.
IMG_1803
Dopo il masso incastrato si continua nel camino aperto.
IMG_0266
fine del secondo tiro.
IMG_1804
Attacco del terzo tiro.
IMG_0270
Inizio del quarto tiro: e ti senti subito a casa!
IMG_1813
Salvadis in cima.
IMG_0271
La Grauzaria dalla cima.
IMG_1807
Il Sernio e la sua imponente parete nord.
IMG_0276
In discesa lungo la normale.
IMG_1819
Sernio.
IMG_1820
Vista sul Gruppo della Grauzaria dal rifugio omonimo.

2 Risposte a “Torre Nuviernulis 1881m- Via Feruglio”

  1. La discesa sembra più impegnativa della salita…
    Non si riesce a tornare indietro con le doppie? Neanche sfruttando gli amati mughi?

  2. Ciao Angelo!
    Le foto ingannano un po’, ma è comunque esposta a tratti. In reltà ha un passaggio di 5 m di II, con possibilità di doppia sui mughi, e un caminetto di 3-4 m di II+ marcio, con eventuale doppia di 10 metri. Per il resto è tutta di I/I+ con qualche passaggio esposto, tipo quello che c’è in una foto 😉 occhio anche al friabile e ai detriti!

    -Jacopo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *