Spiz Galina 1545m – L’anello da Provagna

Relazione e foto di Claudio Betetto

Salita del 31-10-2015

Premessa

Se c’è una montagna che fin da piccolo ha sempre catturato la mia attenzione (e non solo la mia!) è il mitico Spiz Galina che con la sua forma slanciata domina il fondovalle di Longarone, spinge il suo occhio di vedetta fin nella piana bellunese e riesce a scorgere anche alcuni dei giganti dolomitici. Può sembrare solo retorica ma è proprio così; lo Spiz Galina: il Cervino di Longarone!

Molte storie aleggiavano sul suo conto. Si parla di ritirate, gente persa sulle sue pendici, doppie sugli alberi…insomma quando l’amico Andrea mi chiede se sarei andato con lui, non ci penso due volte e mi unisco. In realtà mi dispiace non poco non riuscire a fare la salita assieme a Francesco tuttavia, alcune occasioni vanno colte al balzo. Così arriviamo gasatissimi di buona mattina al parcheggio di Provagna sotto l’arrogantissima mole dello Spiz Galina!

Relazione

Da poco prima del parcheggio di Provagna ( 450m ca.), prendiamo una traccia verso l’alto e la seguiamo per un boschetto. In breve giungiamo ad un bivio dove proseguiamo a dx (bolli). Questo però ci porta evidentemente fuori strada così decidiamo di attraversare a sx per il corso scavato da un ruscello in secca e ci ricongiungiamo alla traccia giusta. Probabilmente più in basso avremmo dovuto scartare a sx (nastri bianchi e rossi) e non a dx. Per traccia mai difficile, camminiamo fino in forcella Spiz (1189m). Qui un tempo sorgeva una baracca di cacciatori che ci aspettiamo proprio di trovare, invece ci si para davanti una minuta ma quanto mai bellissima casera! Facciamo sosta 10 minuti, poi ripartiamo per traccia che stacca sotto alla casera e costeggia lo Spiz Galina a Est per portarsi a Sud dello stesso (punto panoramico).

Il Dori ha già fatto amicizia con un bel numero di zecche ma mi rassicura dicendo che solitamente va anche peggio, per quanto mi riguarda ne becco solo una su un braccio e la faccio saltare via. Puntiamo allo Spiz sempre per traccia evidente. Affrontiamo un brevissimo saltino di roccia a cui segue un piccolo pezzo di bosco con poi un cavo metallico e un saltino di roccia (I+) ed infine un canalino di pochi metri (I). Alla fine di quest’ultimo vi è il passo chiave: una paretina che impegnerebbe sul III+ ma attrezzata con catena. Saliamo slegati e proseguiamo per traccia ripida nei pini silvestri e poi sul famigerato bosco pensile sempre per traccia, a tratti poco evidente. Arriviamo sotto alle pareti e traversiamo a dx per giungere nei pressi di un saltino di roccia e terra con un impluvio che scende a dx. Saliamo il saltino (I) e seguiamo la traccia. L’ultima parte della salita è molto ripida e richiede una facile arrampicata sulle loppe, una vera ravanata come piace a noi!! Superiamo un passaggio caratteristico fra le rocce e poi a dx per gli ultimi metri con alcune roccette, senza difficoltà giungiamo in cima. Questa è ampissima, cosa che mai mi sarei aspettato. Il libro di vetta è collocato…beh questo è da scoprire!

Sostiamo a lungo visto che c’è un bel sole caldo ed è presto, ci abbiamo messo molto meno del previsto. In cima parliamo di molte cose anche se i discorsi più ricorrenti sono già i progetti futuri!

In discesa seguiamo fino a forc. Spiz, poi per traccia sul versante opposto a quello fatto salendo da Provagna, scendiamo verso l’invaso della Val Galina. Stiamo sempre sulla traccia principale fino ad arrivare circa 100m sopra la diga. Qui giriamo a dx e costeggiamo tutto lo Spiz fino a giungere a Provagna.

Una birra ristoratrice al 4 Valli sigillerà la giornata perfetta.

Note

La salita per eccellenza per chi ama le ravanate! Tuttavia eccessivamente mistificata, tantochè in discesa abbiamo incontrato due locali che stentavano a credere fossimo andati in cima. A parte qualche passo di I grado, l’unica difficoltà effettiva è il passaggio della catena. Per il resto le tracce sono quasi sempre ben visibili, certo che comunque bisogna avere occhio e passione per muoversi in questi ambienti! Sicuramente con l’erba bagnata diventa molto più insidiosa: una scivolata potrebbe avere serie conseguenze! Interessante sarebbe la salita con la neve.

DSCN6029.JPG
Le prime luci sul Pelf!
DSCN6031.JPG
Lo Spiz ci osserva
DSCN6035.JPG
La casera sovrastata dallo Spiz
DSCN6038.JPG
Il canalino prima della catena
DSCN6075.JPG
Il passaggio della catena (qui in discesa)
DSCN6072.JPG
Il passaggio della catena (qui in discesa)
DSCN6039.JPG
Always madness, tantopiù sullo Spiz Galina!
DSCN6043.JPG
Il bosco pensile
DSCN6045.JPG
Prati ripidi
DSCN6049.JPG
Il passaggio fra le rocce
DSCN6051.JPG
Il “Caregon” che spunta
DSCN6052.JPG
La Zuita!
DSCN6053.JPG
Panorama d’ insieme
DSCN6054.JPG
Verso la piana bellunese
DSCN6055.JPG
La Triade del Bosconero
DSCN6059.JPG
Monte Toc e in secondo piano il Monte Salta
DSCN6065.JPG
L’ Antelao e a destra la catena delle Marmarole
DSCN6067.JPG
Il libro di vetta
DSCN6069.JPG
Verso l’ invaso della Val Galina
DSCN6070.JPG
Il passaggio della catena in discesa
DSCN6077.JPG
Rilassante bosco in discesa

4 Risposte a “Spiz Galina 1545m – L’anello da Provagna”

  1. Ciao! Anche a me ha sempre incuriosito questa cima! Ma per discorso zecche e altro ho sempre desistito!
    Leggo che ne avete trovate…quando siete saliti? Nel passaggio della catena serve un cordino per assicurarsi?
    Grazie

    Paolo

  2. Ciao Paolo. Siamo saliti il 31-10-15, fatto bene a dirci, è stata aggiunta la data di salita:) Nel passaggio della catena può essere utile un set da ferrata o un cordino con moschettone per assicurarsi alle maglie. Buona montagna!!

  3. Bravi ragazzi! Ho provato la salita domenica ma ho dovuto rinunciare dopo essere arrivato ad un certo punto dopo la catena da cui non vedevo come proseguire. Avete per caso una traccia GPX?

  4. Ciao! Mi dispiace cavolo, non ricordo particolari difficoltà d’orientamento, magari la traccia si è fatta più labile da quando sono andato:) Eh guarda io non ho mai usato un GPS per girare in montagna quindi niente traccia .gpx ! Riconosco che può essere utile in certi casi ma meglio non averla in itinerari di questo genere, dove si va apposta per cercare il “selvatico”!
    Saluti e buona montagna
    Claudio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *