Rocciamelone 3538m – via Nord

Relazione e foto di Matteo De Piccoli.

Introduzione

Il Rocciamelone è la punta più alta della Val di Susa, visibile sin da Torino per la sua forma caratteristica. E’ stata una delle prime cime oltre i 3000 metri ad essere salite già nel Medioevo (1º settembre 1358, dal crociato Bonifacio Rotario D’Asti). Presenta un versante sud decisamente abbordabile; il versante Nord, più ostico, nasconde quel che rimane del ghiacciaio ristrettosi molto negli ultimi anni. Dopo diverse uscite fatte in Val di Susa finalmente si è presentata l’occasione di salire un weekend di luglio con l’amico Sajjad.

Descrizione della salita

Trascorriamo la notte in tenda sulle rive del lago di Malciaussia (1805m) nelle valli di Lanzo, così da guadagnare tempo la mattina vista la lunga giornata che ci aspetta. Si parte quindi alla volta del Rifugio Tazzetti con un bel sole, ma ignorando il sentiero rimaniamo sulla sx orografica del torrente.
Questa “variante” ci farà pedere non poco tempo, ma siamo isolati dal sentiero sul versante opposto e la cosa non ci disturba. Nonostante qualche difficoltà incontrata nel guadare il torrente e tra i vari pendii erbosi  giungiamo finalmente al Rif. Tazzetti (2642m – 5h); ripartiamo in fretta seguendo la traccia che porta a superare la conca su cui si adagia il rifugio, risalendone la spalla e raggiungendo un pianoro.
Qui i segni si fanno più radi e il sentiero più ripido, si salgono infatti delle roccette (I/I-) per giungere infine all’attacco del ghiacciaio (3150m – 2h).
Il tempo comincia a farsi molto nuvoloso e siamo costretti ad attendere sperando che la visibilità migliori. Fortunatamente dopo mezz’ora possiamo ripartire, puntando alla cresta Ovest della montagna. Visto che avevamo con noi ramponi e piccozza abbiamo preferito tagliare sul fianco rimanendo sul ghiacciaio guadagnando la cresta solo appena prima della cima (2h).
La vista è mozzafiato: proprio al nostro arrivo le nuvole si diradano. Possiamo osservare incantati tutta la Val di Susa, la Valle di Lanzo rimane più coperta.
Ripartiamo verso il Rifugio Ca’ d’Asti, lungo il versante sud: vogliamo infatti completare l’anello che ci riporterebbe al Lago di Malciaussia dal versante valususino. Qui il sentiero è a dir poco evidente e segnato in modo quasi fastidioso nel tratto che scende dalla cima. Giunti al rifugio (1h) (2854m) prendiamo il sentiero che tosto prosegue a Est verso il Passo della Capra (2456m). Ci aspetta un lungo traverso e il tempo a disposizione è ormai poco, il passo sostenuto. Finalmente giungiamo alla Capanna Ravetto (3h dal Ca’ d’Asti) e ci concediamo un pasto veloce. E’ ormai buio pesto ma il più è fatto: trovarsi nel sentiero appena percorso  senza la luce del giorno non si sarebbe rivelato per nulla simpatico e ci avrebbe fatto ritardare molto. Le luci a valle sembrano fuochi fatui e danno una sensazione di distanza quasi paradossale, regalano sensazioni magiche. Da qui in poi il sentiero è evidente e dopo il Colle Croce di Ferro (2558m) diventa una mulattiera, fino a giungere finalmente al parcheggio del lago praticamente all’una di notte (2h dalla Capanna).

Note Finali

La gita non presenta particolari difficoltà, il ghiacciao non è crepacciato e in buone condizioni può essere percorso senza ramponi, anche se la piccozza rimane utile. Nonostante ciò lo sviluppo è considerevole (più di 20 km), come il dislivello (circa 1700m); se si considera che anche la quota gioca la sua parte, un buon allenamento e un po’ di confidenza con l’ambiente è utile per non farsi sorprendere dal buio. Senza soste, e con un buon passo l’intero giro si attesta sulle 12 ore.
Tra i progetti futuri la traversata della Cresta Est per il Monte Palon, giro decisamente più impegnativo e meno frequentato!

27 e 28 luglio 2014.

 

La go di Malciaussia e cima del Rocciamelone tra le nuvole
Lago di Malciaussia e cima del Rocciamelone tra le nuvole
Il sentiero passa sul versante a sx del torrente, noi ci siamo invece tenuti a dx guadando sul fondo.
Il sentiero passa sul versante a sx del torrente, noi ci siamo invece tenuti a dx guadando sul fondo.
Il prato raggiunto dopo il guado
Il prato raggiunto dopo il guado
I pendii risaliti, il torrente e sul fondo il lago di Malciaussia
I pendii risaliti, il torrente e sul fondo il lago di Malciaussia
Rocciamelone e Rifugio Tazzetti
Rocciamelone e Rifugio Tazzetti
Il Rocciamelone e tutta la Cresta Ovest
Il Rocciamelone e tutta la Cresta Ovest
La conca del Tazzetti
La conca del Tazzetti
Verso la cima
Verso la cima
Sajjad sulla cresta Est e il ghiacciaio appena superato
Sajjad sulla cresta Est e il ghiacciaio appena superato
Il Ca' d'Asti e il versante sud verso la Val di Susa
Il Ca’ d’Asti e il versante sud verso la Val di Susa
Il percorso
Il percorso

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