Monte Amariana – Sentiero “Attrezzato” Mario Dalla Marta

Salita del 30 dicembre 2015 effettuata da Matteo De Piccoli e Davide Qualizza.
Relazione di Matteo De Piccoli, foto di Matteo De Piccoli e Davide Qualizza.

Introduzione
Il Landre è appena rientrato dalla spedizione nei Monti del Sole, e dopo diverse peripezie i compagni Salvadis sono riusciti nel progetto esplorativo di questo gruppo semisconosciuto; cerco quindi qualche compagno per un giro preferibilmente in zona Oltrepiave. Fortunatamente riesco a contattare Davide,un ragazzo conosciuto qualche anno prima durante una gita sull’Osternig: ci si era salutati ripromettendosi di rincontrarci per qualche giro, e sembra essere giunto il momento! Mi propone un sentiero attrezzato da Mazzillis sull’Amariana, un itinerario di stampo classico: 1500 metri di dislivello la maggior parte dei quali in cresta e su prati ripidi. Non ci penso due volte!
L’Amariana è una montagna solitaria, che svetta dominante la conca tolmezzina: ogni volta che si percorre la strada per Tolmezzo è un’agonia vederla lì davanti, imponente, senza mai averla salita. Il monte Amariana infatti nonostante la sua modesta altezza (1905m) è come fosse un massiccio a sè stante: non è semplice capire come si aggirino tutti i dedali e i canali formati dalle sue svariate protuberanze rocciose che da valle sembrano quasi insormontabili.
Il periodo è quello giusto, non ha ancora nevicato e sembra un’ottima idea per concludere il 2015 come si deve.

Descrizione della salita
Ritrovo alle 7 al Fungo a Gemona, saliamo con due macchine fino a Tolmezzo, così da lasciarne una dopo il ponte sul rio Confine da Pissebus (la normale finisce a quota 1000 piu o meno). L’altra la parcheggiamo alla palestra di roccia di Illegio, da dove inizia il nostro itinerario.
Attorno alle 8 attacchiamo il letto del torrente Citate, risalendolo in direzione della forcella tra Amariana e Amarianutte. Si deve porre attenzione a prendere il canale corretto che si diparte circa a quota 800m sulla destra. E’ comunque sommariamente segnato e intuibile. In breve giungiamo in forcella (1h 20′ dalla macchina)
e dopo una breve pausa (finalmente siamo al sole!!) risaliamo verso l’Amariana lasciandoci alle spalle la forcella e l’Amarianutte. Seguendo i segni si giunge subito alla targa che indica l’inizio del Sentiero Attrezzato vero e proprio. Da qui parte una traccia che attraversa su prati; la seguiamo e in breve ci rendiamo conto
del motivo per cui il sentiero è nato come “attrezzato”… Dopo un traverso si risale un pendio erboso spuntando al “Palar dei Pins”, dove questi alberi ormai spogli creano un’atmosfera quasi cordiale, ricordando degli spaventapasseri, cosa che mi mette assai allegria. Di frequente si incontrano fittoni che precedentemente contenevano i cavi, divelti ovunque. Intelligentemente tali fittoni spesso sono usati per segnare traccia senza andare a “inquinare” ulteriormente l’ambiente.
Dal Palar per prati si prende la cresta. Qui si segue in continuo il filo di cresta, tenendosi a volte sulla destra: i bollini non  sono invadenti ma sufficienti a non perdere la via da seguire che di per sè è comunque intuibile. Si giunge al “passo sulla radice”: attraversando a destra della cresta per prati ci si ritrova ad affrontare questo passaggino esposto facilitato da una corda che è rimasta in loco, II esagerando, difficile dare un grado vista la scarsa presenza di roccia.
Continuando a risalire la cresta ci si trova a volte esposti a Nord incontrando talvolta qualche rimasuglio ghiacciato dell’ultima neve caduta ormai troppo tempo prima, ma non impensierisce eccessivamente. Si trova ancora qualche passaggio a volte scomodo tra zolle e roccia, fino a ritrovarsi ormai vicini alle varie anticime dell’Amariana; nonostante la quota non sia troppo elevata l’ambiente e le sensazioni sono d’alta montagna: si cominciano ad incontrare delle roccette che si inframmezzano ai prati ripidi e l’ultimo tratto prima
di incrociare il sentiero che giunge da Nord è forse il più estetico e divertente. Giunti al sentiero in breve si tocca la vetta (4h circa).
Dopo aver pasteggiato e osservato lo splendido panorama dalla cima, scendiamo dalla normale fino alla Forca del Cristo (1058m) poi discesa su mulattiera per gli stavoli Lisagno e successivamente per sentiero fino al ponte di Rio Confine: in due ore e mezza siamo alla macchina.

Ottima idea di Davide, che ha proposto un’itinerario a me ignoto di grande soddisfazione. Nonostante le difficoltà tecniche siano contenute, l’esposizione continua su prati o il rimanere appollaiati su zolle e rocce richiede piede fermo e una discreta esperienza. Da non sottovalutare la lunghezza del percorso.

Note tecniche
Inutili corde imbrago ecc a meno che non ci si voglia mettere ad attrezzare il sentiero, cosa che comunque dilaterebbe drasticamente i tempi. Caschetto a discrezione.

 

Il greto da cui si accede in forcella
Il greto da cui si accede in forcella
Sul greto
Sul greto
La forcella tra Amariana e Amarianutte
La forcella tra Amariana e Amarianutte
Eccoci in forcella, la targa è lì sopra. Si traversa a destra e su per il Palar
Eccoci in forcella, la targa è lì sopra. Si traversa a destra e su per il Palar
Targa
Targa
I pendii iniziali
I pendii iniziali
Segni
Segni
La traccia c'è..
La traccia c’è..
Si intravede la cima principale
Si intravede la cima principale
In cresta
In cresta
Stupendi tratti aerei
Stupendi tratti aerei
Il passo della radice
Il passo della radice
Paesaggi stupendi
Paesaggi stupendi
Appollaiati tra le rocce
Appollaiati tra le rocce
Sul filo
Sul filo
L'ambiente comincia a cambiare
L’ambiente comincia a cambiare
Stupende costruzioni rocciose, ormai siamo quasi al sentiero che porta alla cima
Stupende costruzioni rocciose, ormai siamo quasi al sentiero che porta alla cima
II gradi su erba
II gradi su erba
Lasciandosi la cresta percorsa alle spalle. Si tocca finalmente anche un po' di roccia
Lasciandosi la cresta percorsa alle spalle. Si tocca finalmente anche un po’ di roccia
Ecco la cima
Ecco la cima
In vetta!!
In vetta!!
Coglians e Chjanevate
Coglians e Chjanevate
Il Re delle Giulie
Il Re delle Giulie

25

Si comincia a scendere
Si comincia a scendere
Tracciato dalla forcella al ricongiungimento col sentiero che arriva da Nord
Tracciato dalla forcella al ricongiungimento col sentiero che arriva da Nord

2 Risposte a “Monte Amariana – Sentiero “Attrezzato” Mario Dalla Marta”

  1. Ad aprile avendo un impegno nel pomeriggio ad Udine mi ritaglia mezza mattinata per fare una capatina sull’Amariana facendo il sentiero dalla forca del Cristo: 3 orette totali mooolto divertenti!
    E’ consigliabile il caschetto nel caso in discesa si incrociassero autoctone famigliole in salita che peccano di sensibilità nell’evitare di smuovere sassi….!

    Domanda delle cento pistole: son proprio necessarie due automobili parcheggiate in posti differenti, o se mi faccio la salita in solitaria posso parcheggiare solo sul Rio Confine?

  2. Ciao Giulio! Necessario no, nel senso che in caso avessi una macchina sola ti rifai il pezzo a piedi, ci vorrà un’oretta da dove arrivi scendendo dalla normale!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *