Forcella del Nevaio – Sciata sui Cadini di Misurina

Ai primi di Novembre ero salito fino nei pressi del rif. Fonda Savio, poi un white out accompagnato da un periodico rombo proveniente dalle bastionate davanti mi ha intimato a desistere.

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Il rifugio nella nebbia
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Un’ attimo in cui la nebbia si dirada e capisco bene le distanze. So che tornerò, magari con gli sci…è questione di tempo

Sono tornato durante le vacanze natalizie, più agguerrito che mai…

5 ore fa era ancora Capodanno, lo zaino è pesante perché ci ho caricato gli sci ma il silenzio e il luccichio dei milioni di cristalli di neve sotto la luce della frontale mi ripagano di ogni fatica. I ramponi riposano dentro allo zaino e la piccozza è appesa fuori, nel frattempo ad Est il cielo comincia a schiarire.

Poca neve che comincia solo a 2000-2200m. Batter traccia è emozionante, sembra di essere alle alte quote. Ogni tanto mi guardo indietro ed ogni volta il Cristallo assume un profilo più nitido e quando arrivo al Fonda Savio trovo il rifugio immerso nel gelo. Non è bene fermarsi, così salgo in direzione del Ciadin della Neve. Passo dopo passo guadagno metri finchè intuisco che alle mie spalle sta succedendo qualcosa, mi giro e mentre ammiro il fuoco sulle Tre Cime di Lavaredo, penso a quanto in realtà sia comune l’ enrosadira ma, ringrazio di poterne aver vista una di così imponente e grandiosa.

Inoltrarsi nella valle è una continua sorpresa con tutti quei canali laterali che invogliano ma in breve ho superato il ripido canale finale e sono in Forcella del Nevaio(2620m): sarebbe bello fare la traversata fino al Città di Carpi ma quella aspetterà…saluto l’ Antelao che, come al solito, sbuca dietro ad altre cime, compagno di mille avventure…se mi sentisse dire così sicuramente non la passerei liscia: è pur sempre il Re!

Il vento mi spinge a scendere e dopo le prime curve, uscito sul pendio aperto, finisco anche senza uno sci ma è questione di pochi minuti e già sono di ritorno al Fonda Savio e poi giù per neve fresca, finchè si riesce, facendo più curve possibili, con i quadricipiti in fiamme. Poi sci in spalla fino alla macchina. Sono a bermi un thè a Misurina che ho ancora una parte della mattinata tutta per me… dio quanto amo la neve!!

Sono poche righe lo so, ma rappresentano quelle che ho scritto dentro di me quella mattina, intense e vissute al massimo! Attimi che segnano l’ inizio di una passione e non solo: forse anche la presa di consapevolezza che certi limiti sono solo nella mente.

Claudio

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Il luccichio di milioni di cristalli…
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Ancora buio verso il Cristallo
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Ed ogni volta che mi giro è sempre diverso, sempre più chiaro
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Il Fonda Savio nella morsa del gelo
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Il Picco di Vallandro
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La Croda Rossa d’ Ampezz
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Hanno bisogno di presentazione?
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Con la loro roccia, le Tre Cime di Lavaredo rifulgono alle prime luci
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Il Ciadin della Neve con il canale sulla sinistra che porta in forcella del nevaio
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Impressionante come cambi velocemente la luce
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Lo spettacolo
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Sotto il breve canale
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Non c’ è male
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In forcella!!
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Come sempre il Re Antelao sbuca dietro alle altre cime, in questo caso dietro cima Bastioni Sud con la quale si confonde. A destra ci sono anche l’ imponente Cima Belprà e la minuscola, in confronto, Torre dei Sabbioni
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Il Cristallo. Sullo sfondo le Tofane
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Verso Misurina con la Croda Rossa d’ Ampezzo sullo sfondo
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Verso il Paterno
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Quelli mi porteranno giù…
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In forcella
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Il canale, visto dall’ alto
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in un batter d’ occhio si è giù nel Ciadin della Neve
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Yooo
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Finalmente non vedo le cime tutte immerse nelle nuvole
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Un bel saluto quando sto scendendo…

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